Papua, Indonesia dal fascino misterioso

Papua, Indonesia dal fascino misterioso

Papua custodisce un fascino misterioso, in grado di stuzzicare l’immaginazione e la curiosità di ogni viaggiatore! Scoprite le Offerte Viaggio e Last Minute per Bali e l’Indonesia 

Papua

Il mare cristallino delle Isole Raja Ampat, perla di Papua

Il fascino misterioso di Papua è in grado di risvegliare e stuzzicare la curiosità e l’immaginazione di ogni viaggiatore. Sarà per la grande varietà di stili di vita che custodisce, per le differenti culture degli abitanti, per i 250 dialetti  o per la straordinaria biodiversità che presenta, ma Papua è davvero un Paese in grado di stupire chiunque.

Il territorio interessa metà della Nuova Guinea e offre una straordinaria varietà di paesaggi: dalla cima del Puncak Jaya (5050 metri) con i suoi nevai, agli arcipelaghi di Biak e Raja Ampat vicino all’Equatore. La maggior parte della popolazione vive nelle città sulla costa o nei loro dintorni, poiché la giungla è spesso impenetrabile. La fauna endemica, che vive in questa grande distesa di giungla, montagne, paludi e zone costiere comprende animali meravigliosi, come i casuari, i dugonghi, gli uccelli del paradiso, le echidna e i varani.
Papua è quindi una terra varia e meravigliosa, tutta da scoprire, che saprà regalare a ogni viaggiatore emozioni davvero indimenticabili!

Le popolazioni di Papua e i suoi tanti dialetti

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Gli Asmat

L’interno del Paese è popolato prevalentemente da papua indigeni, mentre sulla costa la popolazione è più variegata, frutto di matrimoni misti tra papua, malesiani e indonesiani cui si aggiungono le genti provenienti dall’Indonesia occidentale.

I dani, che vivono nella Valle del Baliem in gruppi di capanne costruite con legno e fango, sono dediti all’allevamento dei suini. Utilizzano ancora oggi attrezzi in pietra per la coltivazione della patata dolce, loro alimento principale.

Fra gli abitanti della zona sud-orientale ci sono invece gli asmat, famosi per le loro sculture in legno.

Più verso l’interno, le comunità dei kombai e dei korowai. Queste genti vivono in abitazioni costruite in cima agli alberi, anche a decine di metri dal suolo, per evitare le maree, gli animali selvatici e gli attacchi da parte di altre tribù.
Un aspetto particolare ed affascinante è quello della lingua. In questo Paese sono parlati oltre 250 dialetti diversi e un numero di idiomi che rappresenta una percentuale piuttosto alta rispetto al resto del mondo!

Una natura ricca e dalle mille, meravigliose forme

Circa il 75% di Papua è ricoperto di foreste. Non stupisce, quindi, che la varietà della flora segua quella della morfologia del territorio. La grande varietà di specie asiatiche si trova lungo la Linea di Wallace, zona di transizione fra Asia e Australia.
La vegetazione della costa meridionale comprende mangrovie e palme di sagù, oltre a eucalipti, melaleuche e acacie, concentrate soprattutto nella zona più arida del sud-est. Anche la flora degli altopiani è diversificata. Dalle praterie alpine e dalle brughiere a pinete, boscaglie e macchie. Papua, inoltre, vanta più di 2500 specie di orchidee!

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Il wallaby, simpatico mammifero di Papua

I mammiferi presenti appartengono in larga parte al gruppo dei marsupiali, come il bandicoot, gli opossum con coda ad anello, i petauri volanti, i canguri arboricoli e i wallaby. Tra i rettili si contano diversi serpenti, coccodrilli e clamidosauri. Fra gli uccelli ci sono casuari, uccelli giardinieri, cacatua, pappagalli, martin pescatori e piccioni coronati. Il celebre quanto schivo uccello del paradiso (cenderawaish) vive invece in alcune zone di Kepala Burung e Pulau Yapen.

A Papua ci sono anche 800 specie di ragni, 200 varietà di rane e 30000 tipi diversi di coleotteri. Il Pegunungan Arfak è invece famoso per le sue farfalle multicolore! Insomma, un Paese davvero contraddistinto da una natura splendida, dalle mille, meravigliose forme!

Cosa vedere e fare a Papua

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Pulau Batanta e lo splendido mare di Papua

La parte occidentale di Papua offre interessanti siti per le immersioni, sentieri per le escursioni, spiagge deserte, isole incontaminate, culture tradizionali e città tranquille da scoprire.

Sorong è il capoluogo del distretto e la sua economia si basa essenzialmente sui pozzi di petrolio e sul legname. Questa città appresenta un buon punto di partenza per effettuare immersioni (nelle Isole Raja Ampat),  trekking e  birdwatching.

Pantai Kasuari (spiaggia del casuario) è il luogo ideale in cui fare il bagno e praticare lo snorkelling. Ed è raggiungibile con un angkot pubblico, uno dei trasporti pubblici più popolari in Indonesia. Molto interessante è anche l’escursione a piedi su Pulau Doom.

Mentre le isole Raja Ampat offrono una delle barriere coralline più varie al mondo. Tra le isole meritano una visita Pulau Batanta, interessante per gli appassionati di birdwatching e per le bellissime spiagge di sabbia. E Pulau Waigeo, ottima per le escursioni e lo snorkelling tra i relitti di navi. Pulau Kofiau è invece ideale per le immersioni.

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La zona di Pegunungan Arfak

La zona di Pegunungan Arfak e quella della Riserva dei Monti di Wondiwoi sono ideali per le escursioni. Vi consigliamo però portare con voi il necessario per preparare i pasti, l’attrezzatura per il campeggio e indumenti adatti al clima umido.

A Fak-Fak o a Ubadari potrete noleggiare una barca per ammirare le antiche pitture rupestri lungo la costa fino a Goras. O per raggiungere le Isole Ugar. O ancora per vedere le splendide Cascate di Madredred.

Diverse specie di uccelli e farfalle animano il parco del Monte Meja, riserva naturale che si estende nella zona di Manokwari.

Sul monte Pegunungan Arfak (a un’altezza di 2030 metri) potrete specchiarvi nelle acque trasparenti e profonde dei Laghi Anggi e ammirare l’incantevole paesaggio naturale, la flora e la fauna presenti. Qui potrete effettuare interessanti escursioni a piedi e nuotare nelle acque dei laghi. Oppure visitare i villaggi abitati dalle tribù dei manikom e degli hatam, che vivono ancora nel rispetto delle loro antiche tradizioni.

Infine, imperdibile una visita al Parco Nazionale Marino della Baia di Cenderawasih: questa riserva naturale è la più grande dell’Indonesia e ospita alcune specie in via di estinzione, come le vongole giganti, le tartarughe e i dugonghi. Un vero paradiso per gli appassionati di immersioni, per gli amanti del birdwatching e del trekking!

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L’Air Terjun Warfasak

Il Papua centrale ha molto da offrire agli appassionati di immersioni e di residuati bellici.
Kota Biak è la città principale, mentre Nabire e Serui sono cittadine molto gradevoli, ottimi punti di partenza per scoprire la regione di Teluk Cenderawasih.

All’estremità settentrionale di Pulau Biak troverete Taman Biak Utara, una riserva di 110 chilometri quadrati di fitta vegetazione e di spiagge incontaminate. L’attrattiva principale è rappresentata dall’Air Terjun Warfasak, un’ampia cascata che si tuffa in un laghetto vicino a Warsa. Imperdibili, infine, le Isole Padaido: un incantevole arcipelago, ideale per le immersioni, per lo snorkelling o per il nuoto.

La Valle del Baliem, infine, è una zona molto frequentata dai turisti ed è l’area che accoglie la popolazione dei Dani e la loro cultura tradizionale. La zona orientale della valle è forse la più interessante. Aikima, un piccolo villaggio, è rinomato per la mummia di Werapak Elosak (risalente a oltre 250 anni fa). Suroba e Dugum sono due graziosissimi centri, immersi nei più bei panorami della zona. Tra Jiwika e Wolsilimo la strada è fiancheggiata da alcune delle cinquanta grotte della Valle del Baliem. In una di queste, lunga quasi 900 metri sono custodite stalagmiti risalenti a oltre 1000 anni fa!

Quando andare a Papua

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Villaggi nella Valle del Baliem

Vi consigliamo di visitare Papua tra maggio e ottobre, perché questo è il periodo meno umido (anche se è bene sapere che è impossibile evitare completamente l’acqua, le piogge qui sono molto frequenti!).
Da novembre a marzo la costa settentrionale è battuta dal vento e dalla pioggia, mentre su quella meridionale è più probabile trovare giornate piovose e ventose da aprile ad ottobre.
Il periodo migliore per visitare la Valle del Baliem è tra marzo e agosto, quando il clima è secco e fresco.
Nelle città costiere il clima è generalmente caldo e umido, mentre sugli altopiani di solito fa più fresco.

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