Battambang – Vietnam

Battambang, la dispensa della Cambogia

Battambang, il cuore autentico della Cambogia. Un viaggio tra le campagne e le risaie della Cambogia dove la popolazione locale ancora vive seguendo i ritmi scanditi dalle stagioni dei monsoni. Leggi la guida e consulta le Offerte viaggio e i pacchetti vacanze Cambogia di InnViaggi Asia.

Battambang, la dispensa della Cambogia

C’è una città, in Cambogia, che è adagiata pigramente sul fiume Sangker. Si tratta di Battambang anche detta “la dispensa della Cambogia”, non ancora nota e blasonata come Phnom Pehn e Siem Reap, ma in grande ascesa, specialmente tra gli amanti delle zone agresti e tra i buongustai della cucina khmer e fusion. Battambang si trova, infatti, in una posizione strategica, a metà strada tra la Thailandia e il lago piè grande della Cambogia, il Tonlé Sap.

Risaie di Battambang – Cambogia

La sua terra, particolarmente fertile, si presta ad un’enorme varietà di coltivazioni: riso, noci di cocco, arance e perfino vino! Se poi, a questo panorama gastronomico e naturalistico aggiungiamo la raffinatezza dell’architettura coloniale e un’atmosfera rilassata, diventa facile capire perché un numero sempre crescente di persone la scelga per le proprie vacanze.

L’accoglienza calorosa della popolazione locale (impossibile nelle affollate metropoli), una storia millenaria e paesaggi verdissimi completano il quadro. Oltre al Tonlé Sap, vi consigliamo di visitare i monti Cardamomi e il vicino sito archeologico di Angkor Wat. Questa città piccola, insomma, metterà a vostra disposizione natura e cultura (thai, francese e cambogiana) e non potrà che stregarvi. Venite a conoscerla!

Cosa fare e vedere a Battambang ?

La provincia di Battanbang è relativamente piccola (circa 250.000 abitanti), ma le cose da vedere e fare non mancano, posto che vogliate fare qualcosa, senza lasciarvi semplicemente ipnotizzare dal placido lungofiume e dai suoi localini.

Come prima cosa potrete visitare il quartiere coloniale. Sebbene i fasti del passato siano ormai un ricordo lontano, a sud dello Psar Nat, il mercato locale, ci sono ancora edifici bellissimi dalla marcata influenza francese. Qui la vita sembra essersi fermata all’inizio del ‘900. Tra questi posto d’onore per la sede del governatorato, splendido esempio di edificio di rappresentanza progettato nel 1907 da un architetto italiano. L’interno è chiuso, ma il parco, i balconi e le raffinate decorazioni sono da vedere. Negli ultimi anni molti edifici sono anche stati sottoposti a restauro, e il quartiere sta iniziando, poco alla volta, a cambiare volto. Fioriscono le gallerie d’arte, i negozi e i bar e si fa sentire il vento del cambiamento… Stay tuned!

sede governatorato Battambang

Governatorato di Battambang ( 1907 ) – Cambogia

Merita una visita anche il Wat Kor Village, un piccolo villaggio ad appena 2 km dal cuore di Battambang noto per il suo splendido tempio e, soprattutto, per le sue case storiche perfettamente conservate. All’incirca 20, sono caratterizzate dall’uso di un legno duro, ormai raro, e soprattutto dalla presenza di verande e bellissimi giardini, che regalano un’atmosfera d’altri tempi. Due di questi edifici, la Bun Roerng House e la Khor Sang House, sono visitabili pagando un prezzo irrisorio (1$). Un’occasione per fare un salto indietro nel tempo, e per regalarvi un ricordo prezioso.

A Battambang potrete anche assistere a uno spettacolo circense. Il cirque nouveau di Phare Ponleu Selpak è uno dei circhi più famosi al mondo e ha sede all’interno di un centro poli artistico per bambini disagiati. Assistere a uno spettacolo e, quando il circo non è in attività, a una visita guidata, significa immergersi nella musica, nella danza e nel disegno delle arti grafiche khmer. E scoprire una cultura che solo la follia del regime di Polpot negli anni 70 poteva pensare di cancellare.

Gli amanti  del vino potranno invece visitare l’unico vigneto della Cambogia. Sembra incredibile, ma anche in questo angolo di mondo ci sono dei vigneti! Nel villaggio di Bat Sala, a pochi km da Battambang un clima particolare e la caparbietà dell’uomo hanno permesso a un’intrepida famiglia di coltivare uve shiraz, cabernet sauvignon e black queen. Da esse vengono realizzati un brandy eccezionale e dei vini che sono  stati giudicati dagli esperti del settore,  tra i più pregiati al mondo. E non rabbrividite: tra i pochissimi a dare il meglio di sé quando sono serviti con i cubetti di ghiaccio! Gustando questi vini a soli 2$ e visitando i vigneti e gli stabilimenti, potrete passare un gradevole e rilassante pomeriggio, con la consapevolezza di assaggiare qualcosa di unico.

Poi potrete montare su uno dei tanti treni di bamboo. La Cambogia, a causa dei turbolenti eventi che l’hanno vista protagonista, non dispone di molti km di rete ferroviaria, anche se la situazione sta iniziando a migliorare. Tra i tragitti rimasti, merita certamente un cenno la tratta che unisce O Dambong, a circa 4 km da Battambang, a O Sra Lav.

I lorry costituiscono un modo divertente per interagire con la gente del posto

I treni di bamboo di Battambang – Cambogi

Infine potrete visitare i numerosi templi. La regione intorno a Battambang è disseminata di templi piccoli e grandi. Non sono celebrati e conosciuti come quelli di Angkor, ma sono comunque splendidi e suggestivi, e possono essere ammirati con calma, senza la calca che assedia altri celebri siti.

Tra le tante località da vedere c’è certamente Phnom Sampeau, posta a soli 12 km dalla città principale. Al prezzo di soli 3$, che sono devoluti ai monaci che svolgono attività di prevenzione dell’HIV, potrete visitare un grandioso complesso di templi, cui si può accedere tramite una ripida scalinata o, più comodamente, facendosi dare un passaggio in scooter da una guida. Da qui, in un clima intimo e rarefatto, potrete godere di una vista superba sulla serena campagna circostante. Non pensate, però, che le sorprese finiscano qui! A poca distanza da questi luoghi di preghiera, infatti, potrete calarvi in un profondo canyon di incredibile, selvaggia bellezza, che termina in un arco naturale solennemente sorvegliato da due statue di guerrieri. Poco lontano, infine, troverete “la grotta dell’eccidio”, nella quale potrete toccare con mano i livelli di barbarie cui si spinsero i khmer rossi.

Un Buddha disteso, placido e sereno, sorveglia una teca contenente le ossa di decine di persone, uccise a bastonate dal regime e lasciate precipitare da uno strapiombo. Questo luogo, oggi meta di pellegrinaggio, è un severo ammonimento che dovremmo sempre tenere in mente, e un attuale, pressante, struggente invito alla pace.

Le principali attrattive di Battambang in sintesi:

  • Phnom Sampeau
  • Wat Kor Village Prasat
  • Phnom Banon
  • Kamping Poy
  • Prasat Banan
  • Wat Ek Phnom

Quando andare a Battampang in Cambogia ?

I mesi migliori per visitare questo angolo di Cambogia vanno da novembre a marzo. La stagione delle piogge è appena finita e il paesaggio è ancora rigoglioso. I viaggi fluviali, in più, non comportano eccessive difficoltà.

Un pò di storia di Battambang

Le origini di Battampang si perdono nella leggenda. Narra la tradizione che un antico re khmer, Dambang Krenhung, abbia lanciato una mazza mentre si trovava ad Angkor,. Dopo aver viaggiato per km e km, la mazza si piantò nella zona in cui oggi sorge la città. Un’enorme statua rende omaggio a questa storia, e rappresenta una colorata testimonianza del ritrovato orgoglio civico della Cambogia.

La statua del Re Dambang Krenhung a Battambang

La statua del Re Dambang Krenhung a Battambang

La prima testimonianza scritta di questa città è databile 647, ed è un’iscrizione rinvenuta sull’architrave di un tempio. Quest’iscrizione nomina Jayavarman I, celebre Re Khmer, e lo qualifica come “conquistatore e incarnazione vivente della vittoria”. Nei secoli successivi, quelli dell’apogeo di Angkor (XI/XII), vengono costruiti diversi templi, che ancora oggi potrete ammirare in tutta la loro bellezza.

Quando l’impero khmer iniziò a declinare, Battampang entrò fatalmente nella sfera di influenza del regno thai, che si stava espandendo. I nobili che la governavano, infatti, altro non erano che pedine in mano ai potenti vicini di casa. Dal 1794, la Thailandia ne prese formalmente il controllo che mantenne fino al 1907, anno in cui la città tornò ad appartenere, salvo una breve parentesi durante la seconda guerra mondiale, al regno di Cambogia. Nei caotici anni della dittatura dei khmer rossi, divenne una sorta di “campo di concentramento”, sinonimo di devastazione e torture. Ora questo passato oscuro sembra superato e Battampang si avvia, lentamente, ma con tenacia, a riprendere il posto che merita nel panorama della Cambogia.

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